Gli Avvisi PIA Turismo e MiniPIA Turismo della Regione Puglia sono iniziative strategiche, recentemente promosse dalla programmazione regionale, con l’obiettivo di migliorare gli standard qualitativi del settore turistico.
Entrambe sono già attive, e lo rimarranno sino al 31/12/2027.
Beneficiari:
MiniPIA
Il miniPIA è rivolto alle Micro e Piccole imprese del settore turistico, incluse le neo costituite, e alle Reti di imprese o Consorzi, nonché i liberi professionisti, equiparati alle piccole imprese come esercenti attività economica, secondo l’art. 12, legge 22 maggio 2017, n. 81. Alla data di presentazione della domanda, i liberi professionisti devono risultare in possesso di Partita Iva.
Le agevolazioni riguardano investimenti di importo compreso tra 30.000 e 5 milioni di euro (il tetto massimo del precedente finanziamento, ovvero il Titolo II, era di 2 milioni di euro).
PIA
Il PIA è destinato a PMI (piccole e medie imprese), Reti di imprese (costituite da almeno 5 imprese), e imprese di Medie e Grandi dimensioni.
Gli investimenti devono essere compresi tra 5 e 40 milioni di euro. Le piccole imprese devono dimostrare un fatturato medio di almeno 1 milione di euro nell’ultimo triennio o accordi commerciali con brand di gestione strutture alberghiere 4 stelle.
Tipologie di Strutture Ammissibili
Il bando consente la richiesta di contributi fino al 60% dei costi ammissibili per investimenti in diverse strutture turistiche, tra cui:
– Alberghi
– Motel
– Villaggi-albergo
– Dimore storiche
– Alberghi con centri benessere
– Condhotel
– Restano escluse dall’elenco tutte le categorie extra-alberghiere come B&B, resort, case vacanza, ostelli, strutture ricettive all’aperto come i villaggi turistici e i parchi vacanza. Viene fatta un’eccezione, e quindi rientrano nel piano, le residenze turistico-alberghiere (residence) operative da almeno 6 mesi, e i B&B già esistenti realizzati all’interno di una masseria o di un palazzo storico precedentemente disabitato.
Gli immobili devono essere in ordine dal punto di vista catastale e urbanistico.
Finalità:
L’obiettivo di tale agevolazione è quello di valorizzare il territorio, anche attraverso lo sviluppo di servizi e prodotti indispensabili alla promozione culturale e naturale della Regione stessa. Le modalità attraverso cui si intende raggiungere tale traguardo sono molteplici:
- ampliamento e miglioramento degli standard qualitativi dell’offerta turistica;
- miglioramento dei servizi turistici in chiave green ed ecologica;
- miglioramento dell’accessibilità e sicurezza ambientale;
- digitalizzazione delle imprese turistiche;
- evoluzione dell’impresa turistica 4.0;
- formazione degli operatori per lo sviluppo delle competenze digitali e non;
- qualificazione e sostegno dell’occupazione regionale ed in particolare di quella femminile in tale settore.
Iniziative Finanziabili e Spese Ammissibili
I finanziamenti di PIA e MiniPIA Turismo non prevedono la realizzazione di immobili ex novo, ma il recupero di immobili già esistenti da convertire in attività alberghiera, o il miglioramento di strutture alberghiere già operative. Il 90% del finanziamento riguarda i beni immobili, e un 10% le attività di innovazione di processo, coadiuvate da una relazione prodotta dalle Università o dagli enti autorizzati.
MiniPIA
Investimenti tra 30.000 e 5 milioni di euro possono riguardare:
- Realizzazione di nuove strutture turistico alberghiere o extralberghiere (con almeno 5 camere) in stabili già esistenti
- Manutenzione straordinaria, consolidamento, restauro e risanamento conservativo di immobili storici o abbandonati. In particolar modo, per quanto riguarda i palazzi storici, la normativa ha disposto che se il palazzo in questione è regolarmente abitato dovrà essere rilasciata una “certificazione di storicità” da parte della Sovrintendenza per i Beni Culturali, mentre se il palazzo è disabitato da almeno tre anni sarà sufficiente la certificazione di un tecnico
- Recupero di edifici rurali, masserie, trulli, torri, fortificazioni, casine d’epoca e casali: possono essere ristrutturate per finalità alberghiere senza la necessità di “certificazione di storicità”, ma devono presentare minimo 5 camere
- Ampliamento, ammodernamento e ristrutturazione di strutture alberghiere esistenti
- Realizzazione o ammodernamento di stabilimenti balneari, campeggi e approdi turistici
- Realizzazione, ampliamento o miglioramento di infrastrutture sportive e parchi tematici
PIA
Investimenti tra 5 e 40 milioni di euro possono riguardare:
- Nuove strutture turistico alberghiere ed extralberghiere con almeno 7 camere in stabili già esistenti
- Ampliamento, ammodernamento e ristrutturazione di strutture alberghiere esistenti
- Realizzazione di strutture alberghiere in immobili storici
- Miglioramento dell’offerta turistica territoriale per favorire la destagionalizzazione dei flussi turistici
Le spese ammissibili includono:
- Valore del suolo e sue sistemazioni
- Opere murarie e assimilabili
- Macchinari, impianti, arredi e attrezzature
- Studi preliminari di fattibilità, progettazione e direzione lavori
- Brevetti, licenze, know how e trasferimenti di tecnologie
- Programmi informatici
- Costi salariali per nuovi occupati
Tali piani di investimenti produttivi dovranno essere integrati da almeno un investimento di carattere energetico, digitale, tecnologico e di gestione dei rifiuti:
- progetti di innovazione gestionale, organizzativa, tecnologica e strategica delle imprese turistiche;
- progetti formativi per la qualificazione delle competenze inerenti la trasformazione digitale, il turismo sostenibile, la transizione ecologica, la riconversione green, correlati alla strategia regionale di specializzazione intelligente;
- investimenti volti alla tutela ambientale;
Per le PMI (piccole e medie imprese) il piano di investimento per l’agevolazione potrà comprendere anche:
- programmi di consulenza specialistica, inclusa l’internazionalizzazione;
- spese per la partecipazione a fiere.
Agevolazioni Finanziarie
Per PIA e MiniPIA Il contributo a fondo perduto varia in base alla dimensione dell’impresa, ma in linea di massima si andrà a finanziare il 45% dell’investimento totale, con la possibilità di aggiungere un ulteriore 15% derivante dal credito d’imposta grazie alle disposizioni della ZES Unica (dal 1° gennaio 2024 è istituita la Zona economica speciale per il Mezzogiorno – ZES unica, che comprende, tra i vari territori, anche la Puglia).
Modalità di erogazione
L’iter burocratico per richiedere il PIA e il MiniPIA si suddivide in tre fasi:
- Fase di accesso: presentazione della domanda sulla piattaforma telematica della Regione Puglia. Si precisa che nel momento in cui si presenta la domanda è necessario essere già in possesso del bene immobile, oppure, per dare dimostrazione di avere disponibilità del bene, avere in corso un preliminare di vendita con caparra del 10% sul prezzo di acquisto già versata.
- Fase di istruttoria: valutazione della domanda da parte di Puglia Sviluppo.
- Fase di presentazione del progetto: presentazione del progetto definitivo entro 60 giorni dall’ammissione.
I fondi saranno erogati a Sportello. La procedura valutativa a sportello esamina le richieste di finanziamento secondo l’ordine cronologico di arrivo della domanda. All’esaurimento dei fondi stanziati per la misura, il processo di valutazione si arresta.
La procedura a sportello non implica automaticamente che l’ordine di arrivo sia l’unico fattore determinante. In alcuni bandi esistono criteri di precedenza (ad esempio per imprese giovanili o femminili), e in tutti è comunque necessario superare l’istruttoria di ammissibilità formale.
La forma dell’aiuto è quella del contributo a fondo perduto. I contributi a fondo perduto sono probabilmente la forma di finanza agevolata più conosciuta e apprezzata dalle imprese. Si tratta di un’erogazione monetaria non soggetta in alcun modo ad un obbligo di restituzione. I contributi a fondo perduto sono generalmente (ma non per forza) concessi a fronte della presentazione di un progetto specifico, sotto forma di contributo in percentuale rispetto al totale delle spese presentate nella domanda.
Un piccolo esempio: l’impresa partecipa ad un bando che eroga somme a fondo perduto per il 40% del totale dei progetti presentati. Se il progetto prevede un costo complessivo di 100.000 €, questo significa che verrà erogata una somma pari a 40.000 €, che non dovrà essere restituita.
Ci sono delle condizioni, in quanto ci si dovrà attenere al piano presentato, oppure anticipare le spese, che poi verranno rimborsate, e inoltre la destinazione d’uso turistico-alberghiera dell’immobile dovrà rimanere attiva per almeno 3 anni dal momento della sua apertura.
Nel caso in cui si volesse rinunciare al finanziamento dopo aver già inoltrato la richiesta, le casistiche sono due: se la pratica è già allo stato avanzato, ovvero è stata accettata e il finanziamento erogato, sarà necessario restituire la somma ricevuta più gli interessi, altrimenti se la domanda non ha ancora ricevuto risposta, sarà sufficiente effettuare una formale rinuncia.
Affinché le richieste per i PIA e i Mini PIA possano essere presentate in modo adeguato e completo, è consigliabile affidarsi a un esperto del settore, ovvero a qualcuno che in modo meticoloso e attento gestisca la richiesta di finanziamento.
Professionista rinomato, soprattutto per questo genere di operazioni, è il Dottore Commercialista Marco De Marco, con studio sito a Lecce in Via Giovanni Gentile n. 6, che negli anni passati con il finanziamento Titolo II, e ora con PIA e Mini Pia Turismo, sta aiutando numerosissimi imprenditori a districarsi nell’iter burocratico e a concretizzare i loro progetti.
Gli immobili finanziabili in Salento
Il mercato immobiliare Salentino è ricco di immobili storici e antichi da ristrutturare e recuperare, che potrebbero essere oggetto di finanziamenti Pia e Mini PIA Turismo, non solo da parte di imprese locali, ma anche di imprese fuori regione o estere, che vedono il Salento come un’area d’investimento in continua ascesa.
Uno degli scopi dei finanziamenti è quello di dare nuova vita a queste proprietà cariche di tradizioni, che con i loro elementi architettonici vanno a caratterizzare in modo profondo il territorio, e fanno sì che il Salento non sia apprezzato in tutto il mondo unicamente per le sue risorse naturali . Abbiamo di fronte un patrimonio con una grandissima potenzialità turistico-economica, e la finalità principale è quella di concretizzarla e portarla in linea con le richieste del mercato attuale, senza trascurare la sostenibilità ambientale.
Attualmente sul nostro portale www.immobilinelsalento.com proponiamo in vendita immobili che potrebbero essere oggetto dei finanziamenti Mini PIA Turismo. Proponiamo di seguito alcuni esempi:
- “I Giardini di Marzo”, complesso rurale del ‘600 da ristrutturare, sito a Castrignano del Capo, dove è già presente un progetto di ristrutturazione e finanziamento con Mini PIA per la creazione di una struttura turistica
- “Casa Calce”, antica abitazione a Bagnolo del Salento, con 12 vani più giardino, perfetta per la realizzazione di un B&B/affittacamere
https://www.immobilinelsalento.com/immobile/antica-abitazione-con-giardino-e-cortile-in-vendita/
- “La Dimora del Falconiere”, antica residenza ducale in vendita, risalente alla fine dell’800, situata nel cuore della vivace cittadina di Ruffano, con giardino e 16 vani
https://www.immobilinelsalento.com/immobile/antica-dimora-con-ampio-giardino-in-vendita-nel-salento/
Conclusioni
Chi si occupa di turismo nel Salento ad oggi ha un’ulteriore fonte a cui poter attingere per far sì che il patrimonio storico-artistico-architettonico di questo territorio venga recuperato e portato a nuova vita, incentivando anche l’economia locale. Negli ultimi anni è in corso un trend, soprattutto nei visitatori stranieri e di fuori regione, che consiste nella ricerca del Salento originario, e la prima tappa del loro viaggio è rappresentata dalla ricerca di un alloggio che rispecchi appieno la storicità e l’originalità del luogo.
C’è ancora tanto lavoro da fare, ma il percorso di recupero si sta incanalando sulla strada giusta, con una ristrutturazione attenta ai dettagli e alle richieste della clientela, volto alla riscoperta del Salento più autentico.