Nel cuore della splendida regione italiana del Salento, c’è un evento che incanta e affascina: la Notte della Taranta a Melpignano. Questo affascinante spettacolo musicale celebra la ricca cultura e tradizione della Grecia Salentina, una zona in Puglia dove persiste una forte influenza della cultura greca.
Radici Profonde
La Grecia Salentina è un’area linguistica e culturale situata nella parte meridionale della Puglia, dove le tradizioni greche hanno radici profonde. Qui, il dialetto greco-salentino, conosciuto come griko, è ancora parlato da molti abitanti. La regione è famosa per la sua ricca eredità culturale, che si riflette nella musica, nella danza e nelle feste tradizionali.
La “Grecìa Salentina” è formata da nove comuni: Calimera, Castrignano dei Greci, Corigliano d’Otranto, Martano, Martignano, Melpignano, Soleto, Sternatia e Zollino.
Sternatia è il paese dove l’antico linguaggio dialettale di origine greca, il “griko”, è ad oggi maggiormente conosciuto e parlato tra gli abitanti.
Nel centro storico, possiamo trovare numerose case a corte, portali bugnati e la residenza baronale di Palazzo Granafei. Il prezioso palazzo monumentale è stato realizzato durante la prima parte del Settecento, sebbene gli affreschi all’interno siano successivi e datati 1775. Al suo interno custodisce un frantoio ipogeo cinquecentesco.
La vicina Soleto è stata, prima ancora che una città greca, un importante centro della civiltà messapica, come testimoniato da numerose tombe e dal ritrovamento delle antiche mura di recinzione. Con l’avvento dell’Impero d’Oriente, fu anche una sede vescovile. Molto bello il centro storico, che conserva ancora oggi la sua struttura di impronta medievale con vie parallele e perpendicolari molto strette tra loro, con portali barocchi e case nobiliari del Rinascimento. Il monumento più importante di tutta Soleto è la cosiddetta Guglia di Raimondello. Si tratta di un grande campanile, ma senza campana ed eretto esclusivamente per scopi ornamentali, esempio di arte gotica nel Salento.
Da Soleto possiamo raggiungere facilmente Zollino, dove possiamo ammirare soprattutto le costruzioni architettoniche religiose.
Raggiungiamo quindi il centro abitato di Martano, uno dei più grandi borghi d’influenza greca in quest’area.
Il suo territorio fu però già abitato tantissimo tempo prima come testimoniano i menhir preistorici di Santu Totaru e del Teofilo. Fu nel periodo medievale che arrivò l’influenza greca essendo abitata da coloni dell’Impero Romano d’Oriente e il rito greco si conservò fino a tutto il Seicento.
Il dialetto e le tradizioni “grike”, invece, sopravvivono ancora oggi. Il centro storico di Martano mostra alcune parti dell’antica cinta muraria, e alcuni palazzi storici nobiliari realizzati tra il Cinquecento ed il Settecento tra cui l’esempio più bello è probabilmente quello di Palazzo Moschettini, dotato di un grande portale finemente decorato e di una lunga balconata egualmente pregiata.
Da Martano ci spostiamo a Martignano. Le origini di questo centro potrebbero esse stesse risalire al periodo greco, in uno degli importanti snodi che Lecce portavano a Otranto e Nardò. I monumenti più importanti che conserva sono la Chiesa Parrocchiale, la Torre dell’Orologio e la Torre Campanaria, tutti accomunati in un’unica struttura.
Raggiungiamo quindi Calimera, paese in cui l’origine greca è insita già direttamente nel suo nome proprio. “Calimera” infatti significa “buona giornata” in greco. Suggestiva la storia della Chiesetta di San Vito che sorge appena fuori dal centro abitato, tra le campagne. Questa piccola chiesa aperta solo il giorno di Pasquetta presenta all’interno un grande masso con un foro nel mezzo. La tradizione voleva che le persone passassero attraverso il foro per propiziarsi fertilità secondo un antichissimo rito pagano. La chiesa fu costruita attorno al masso proprio per “cristianizzare” anch’esso ed evitare così che i riti pagani continuassero a perpetuarsi. Tuttavia la tradizione si è conservata fino ad oggi ed ogni Pasquetta molti abitanti di Calimera la raggiungono per passare attraverso il masso.
Castrignano dei Greci. Anche qui, l’origine è evidente nel nome stesso del paese, che si pensa quindi fondato direttamente da popolazione proveniente dall’Impero Romano d’Oriente e fu certamente abitato dai bizantini tra il VI e il IX secolo.
Di contro, le costruzioni del tempo non sono più presenti e i monumenti più importanti restano l’ottocentesca Chiesa Parrocchiale della Madonna SS. Annunziata e il cinquecentesco Castello dei Gualtieri, adattato come residenza baronale su una costruzione preesistente più antica.
Corigliano d’Otranto, anch’esso greco dal VI al IX secolo. Il suo antico castello del 1465 (Castello dei Monti) resistette al terribile attacco turco del 1480, così da essere ancora oggi un vanto non solo architettonico, ma anche puramente storico. L’impatto visivo è davvero maestoso, da richiamare alla mente il classico concetto di “castello medievale”: quattro torrioni per ciascun angolo, attorniato da un grande fossato cui si accedeva un tempo per ponte levatoio.
Poco lontano da Castrignano sorge Melpignano, oggi famosissimo per via della famosissima Notte della Taranta. Anche questo borgo fu abitato da greci e il rito greco si conservò fino al Cinquecento.
Nel centro storico è da vedere la bella Piazza San Giorgio, dove convogliano la chiesetta parrocchiale, portici rinascimentali a tutto sesto e la Torre dell’Orologio costruita all’inizio del Novecento. Importante anche la Chiesa della Vergine del Carmelo, con un’imponente facciata realizzata a metà del Seicento e arricchita da particolari barocchi da Giuseppe Zimbalo. Infine, vale la pena fare un salto al Palazzo Marchesale seicentesco.
La Notte della Taranta: Un’Esperienza Unica
Al centro di questa cultura vibrante c’è la Notte della Taranta, un evento che celebra la musica tradizionale del Salento, in particolare il tarantismo, un antico rituale di guarigione attraverso la musica e la danza. L’evento culmina con un grande concerto nella pittoresca cittadina di Melpignano, dove musicisti provenienti da tutto il mondo si uniscono per suonare la pizzica, un genere musicale tradizionale salentino.
L’atmosfera Magica di Melpignano
Melpignano offre lo scenario perfetto per questa festa straordinaria. Durante la Notte della Taranta, le strade si animano con colori, suoni e profumi, mentre i visitatori si immergono completamente nell’atmosfera magica e coinvolgente.
Un’Esperienza Indimenticabile
Partecipare alla Notte della Taranta è un’esperienza indimenticabile per chiunque ami la musica, la danza e la cultura. I visitatori possono godersi non solo il concerto principale, ma anche una serie di eventi collaterali, come le lezioni di pizzica e gli spettacoli di artisti locali. È un’opportunità unica per immergersi nella cultura e nella tradizione del Salento, mentre si crea un’esperienza di condivisione e celebrazione con persone provenienti da tutto il mondo.
Conclusioni
La Notte della Taranta a Melpignano è molto più di un semplice concerto; è un viaggio attraverso la storia, la musica e la cultura del Salento. Questo evento magico cattura l’essenza della Grecia Salentina, offrendo ai visitatori un’esperienza autentica e indimenticabile. Se siete in cerca di avventure culturali e musicali, non c’è posto migliore dove essere che qui, nel cuore della Puglia, durante la Notte della Taranta.