Quando ci si addentra a parlare di Ville nobiliari e antiche del Salento, prima di tutto occorre precisare i motivi per cui queste bellissime costruzioni sono state realizzate. Le Masserie sono inizialmente i luoghi in cui il contadino vive per non allontanarsi mai dalla campagna; i Casini, le Ville e le Casine sono architetture successive che hanno origine in seguito alla necessità del proprietario terriero di spostarsi temporaneamente a vivere in campagna.

 

Il ritardo economico del Salento e conseguenze sull’architettura

E’ opportuno dire innanzitutto che il Salento è sempre stata una terra relativamente povera e che gli ostacoli allo sviluppo sono e sono stati numerosi: tra questi la presenza di terreni utilizzati esclusivamente per il pascolo, la presenza di vaste aree di macchia, la presenza di paludi e acquitrini, la diffusione delle colture estensive, le invasioni dei Turchi, il persistere di tecniche colturali arretrate, l’atteggiamento poco lungimirante del latifondista.

Nelle aree del sud, nel corso del Settecento, la crisi dell’olivicoltura e la crescente domanda di vino sul mercato europeo portarono ad una profonda trasformazione rurale.

 

L’architettura inizia a cambiare in seguito alla diffusione delle vigne

La diffusione del vigneto andò a scapito dell’oliveto e della cerealicoltura e incise notevolmente sulle nuove forme di edificazione rurale. Infatti, nelle zone dove si diffuse maggiormente questa nuova coltura, si registrò una trasformazione del paesaggio e della architettura delle abitazioni. I vigneti, a conduzione più complessa, richiedevano una costante presenza del contadino e, alla tradizionale masseria, si affiancarono le abitazioni del colono, del mezzadro oppure del piccolo proprietario.

Le masserie infatti, benché architettura volta alla difesa del territorio, si presentano spesso arricchite da eleganti elementi decorativi quali pozzi monumentali, sontuose sale ed enormi camini, stemmi posti in bella vista, tutti elementi mutuati dall’architettura cittadina e che attribuiscono alla costruzione rurale fortificata un segno aristocratico.

Le masserie erano ancora lontane dalle vere e proprie ville, tipiche del Nord Italia, o dalla tipologia della villa rustica di epoca romana. Si tratta molto spesso di edifici a carattere monumentale che con i loro tratti decorativi segnano maggiormente la differenza con le semplici e povere abitazioni dei contadini.

 

Il barocco nella campagna

A partire dalla seconda metà del Settecento, si raggiunse un compromesso tra città e campagna. Fu così che nella periferia dei centri abitati più importanti, come Nardò e Lecce, e lì dove c’erano i terreni più fertili, sorsero eleganti dimore che ancora oggi sono testimonianza della diffusione del barocco anche in ambienti rurali.

Quindi si ebbero in questa fase due paralleli e contemporanei processi di sviluppo architettonico nelle campagne: in molti casi si ripresero le vecchie masserie, fornendo nuovi adorni, vari abbellimenti e spesso si costruì al di sopra della struttura originaria, tanto da arrivare a mascherare volutamente la fisionomia strutturale dell’antico edificio; contemporaneamente si costruirono ville, casini, casine e giardini ex-novo.

Il diffondersi del casino di campagna è la conferma di una nuova mentalità, scaturita dal fatto che la nuova borghesia era cosciente del fatto che l’agricoltura era il pilastro dell’economia.

 

Il rifugio in campagna diviene una necessità

Ma al di là dell’interesse prettamente economico resta il fatto che a partire dalla seconda metà del 1700 si cominciò ad avvertire l’esigenza di spostarsi in campagna solo per un ritiro salutare. Questo esodo poi era incoraggiato dalla scarsità dei prodotti alimentari e dal continuo diffondersi delle epidemie a causa delle abbondanti piogge che imperversavano il comprensorio di Lecce.

 

La Villa e la Casina

La villa è solitamente una costruzione imponente, appartenuta a famiglie blasonate o comunque all’alta borghesia, che presenta fregi architettonici, è curata nei particolari ed è circondata da un parco costituito da piante ornamentali, in modo da rendere più gradevole il soggiorno. Quasi sempre è al centro di un’attività agricola, per cui, a parte casi più rari di residenze prettamente di villeggiatura, oltre alla casa padronale, contiene caseggiati rurali come l’abitazione per i coloni, stalle, rimesse ed opifici. La villa, così come la casina (molto spesso i due termini sono intercambiabili) denuncia un distacco dall’ambiente rurale e dalle attività ad esso collegate, in quanto si tratta spesso di fabbricati più ricchi, circondati da un parco e preceduti da ombrosi viali con piante ornamentali. Qui vengono messi in risalto alcuni particolari architettonici quali le colonne all’ingresso, gli archi, le terrazze e le scalinate.

 

La Valle delle Cupa

Dal punto di vista geografico la Valle della Cupa è costituita da una grande depressione carsica e ha dei confini ben delimitati: al centro dell’area c’è la città di Lecce e intorno una serie di paesi. Tra gli altri, fanno parte dell’area della Valle della Cupa: Campi Salentina, Novoli, Carmiano, Arnesano, Monteroni, San Pietro in Lama, Lequile, San Cesario, Cavallino, Lizzanello. La fertilità del terreno, la facilità dell’accesso all’acqua e la vicinanza a Lecce hanno reso già in tempi antichi la Valle della Cupa una delle mete predilette dall’aristocrazia del capoluogo. Per l’interesse storico-artistico, molti degli edifici che rientrano nell’area sono sotto la tutela della Soprintendenza. Molte famiglie nobiliari del capoluogo scelsero questo paesaggio edificando residenze di caccia o di villeggiatura. Nella prima periferia di Lecce, nei pressi della via che conduce a San Pietro in Lama, si può iniziare il percorso visitando villa Mellone, incantevole residenza nobiliare risalente al 1784. Il portone e le balaustre presenti al primo e ultimo piano chiedono di alzare lo sguardo per goderne a pieno. La cappella privata e il giardino chiamano a una visione più ampia per apprezzarne la bellezza, spingendo lo sguardo anche nelle campagne circostanti. Nella stessa zona si può visitare Villa Franchini. A Monteroni poi le splendide Villa Cerulli e Villa Romano. Quest’ultima è stata scelta come set cinematografico.

 

Il Casino

Il casino di campagna rappresenta il nuovo rapporto che si venne a instaurare tra proprietari terrieri e contadini. Meno sontuoso della villa, il casino infatti è una tipologia di abitazione che vede insieme la casa del colono con l’abitazione stagionale del proprietario. Stilisticamente sobria, e priva di parchi ornamentali, spesso questa dimora presenta due piani: il piano terra occupato dal colono o giardiniere con i locali per la  lavorazione del tabacco, i magazzini e la cantina per il vino, mentre il piano superiore vedeva la vera dimora abitativa del proprietario terriero.

Risulta che i termini casina e casino, anche se usati indifferentemente, esprimono tipologie abitative differenti e allo stesso tempo rappresentano una diversa concezione del rapporto con la campagna e con la famiglia del contadino.

 

Il Giardino

Differente sia per forma che per funzione è il cosiddetto Giardino, di costruzione più semplice. Più comunemente possiamo dire che il giardino è la dimora abitativa del colono dove vengono praticate le colture, di solito verdure e ortaggi, vendute poi sui mercati dei centri abitati o in loco.

Nella maggior parte dei casi il giardino è un impianto edilizio molto semplice, con una o due camere da letto e un soggiorno ampio con alcuni locali dove porre gli strumenti di lavoro. Era presente anche una stalla dove erano allevati pochi animali con le erbe provenienti dall’orto. Tale dimora era diffusa soprattutto nelle periferie della città con terreni di modesta estensione.

 

L’architettura rurale del Salento, arrivata sino ai giorni nostri in condizioni discrete, riflette la storia economica e sociale della regione, con le sue peculiarità e le influenze esterne che ne hanno plasmato l’evoluzione nel corso dei secoli.  Un percorso magico, che ci permette di scoprire una fase della storia del Salento più recente, ma non per questa priva di fascino.