Le Bagnarole: testimoni della Belle Époque in Italia e nel Salento
La Belle Époque in Italia è un periodo di prosperità e innovazione, che va dagli ultimi decenni dell'Ottocento fino allo scoppio della Prima Guerra Mondiale nel 1914. Caratterizzato da cambiamenti sociali, economici e culturali, questo periodo coincide con lo sviluppo industriale, il progresso tecnologico e il rinnovamento artistico. L'Italia vede un'accelerazione dell'industrializzazione, un'espansione delle infrastrutture ferroviarie e una crescita delle città come centri economici e di innovazione. Novità tecnologiche come l'elettricità, il telefono e l'automobile trasformano il paese, mentre la crescita della borghesia urbana e della classe media porta a miglioramenti nelle condizioni di vita. Sul piano culturale, il movimento artistico del Liberty influisce su architettura e design, mentre letteratura, musica e teatro fioriscono. Le città italiane diventano importanti mete turistiche per l'élite europea, contribuendo allo sviluppo del turismo.
In particolar modo il turismo balneare inizia a prendere piede, trasformando le coste in luoghi di svago per la borghesia e l'aristocrazia.
È in questo contesto che nascono le “bagnarole”, strutture iconiche di questa nuova epoca di svago e benessere.
Le Bagnarole: Un Tuffo nel Passato della Belle Époque
Le bagnarole, per la maggior parte cabine mobili in legno montate su ruote, erano utilizzate per permettere ai bagnanti di cambiarsi e immergersi nelle acque del mare lontano da occhi indiscreti. Queste strutture, trainate da cavalli fino alla battigia o addirittura fino a metà dell'acqua, offrivano un riparo discreto, in linea con le norme di decoro dell'epoca, che richiedevano che le donne potessero entrare e uscire dall'acqua senza essere osservate.
Nate nel Regno Unito alla fine del Settecento, le bagnarole si sono rapidamente diffuse in tutta Europa durante la Belle Époque, trovando ampio spazio anche in Italia, soprattutto nelle località balneari frequentate dalla nobiltà e dalla ricca borghesia in cerca di relax e mondanità.
Bagnarole nel Salento: l'eleganza di Santa Maria di Leuca
La punta di diamante della villeggiatura estiva Salentina dell’epoca è Santa Maria di Leuca.
La moda della permanenza estiva nelle marine, che pervade tutte le classi sociali, porta allo sviluppo di bagnarole di diversa tipologia:
- Bagnarola a conca: era quella del popolo, ovvero una fossa tra scogli in riva al mare che veniva utilizzata da chi non sapendo nuotare andava alla ricerca di un posto sicuro; oltre a questa “buca” naturale, vi erano anche conche artificiali, accenni cioè di escavazioni più ampie.
- Bagnarola scoperta: una specie di vasca da bagno scavata nella scogliera, generalmente a forma quadrangolare; uasi tutte avevano una scaletta per scendere in acqua, che entrava attraverso due aperture, e raggiungeva un livello molto basso, per cui potevano fare il bagno sia i bambini che gli adulti che non sapevano nuotare. In origine queste bagnarole erano riservate, per cui molto difficilmente ci si poteva introdurre. Ognuna aveva il nome del proprietario, che apparteneva a un livello sociale medio.
- Bagnarola di legno: scavata in prossimità della riva come la bagnarola scoperta, forma quadrangolare, aperture di accesso al mare e scalette di pietra, costituiva la base per la copertura in legno. In pratica la parte inferiore, cioè, la base, aveva l’acqua, poi il piano di legno con scalette per scendere in acqua, quindi le parti laterali tutte in legno che chiudevano la struttura. La funzione della bagnarola in legno era quella di creare un ambiente privato, riservato e riparato dal sole. Queste bagnarole oggi non esistono più, sono state attive fino agli anni sessanta. Anche queste bagnarole avevano il nome del proprietario della villa di appartenenza. Generalmente erano riservate per le famiglie dell’alta borghesia. La struttura veniva montata agli inizi della stagione estiva e tolta con le prime mareggiate ai primi di ottobre.
- Bagnarole di pietra: la struttura fondamentale è la stessa, ovvero una parte della scogliera scavata in forma quadrangolare con due aperture di accesso al mare. Coperta da una costruzione in pietra, si accedeva da una porta laterale, che immetteva su di un pianerottolo da cui si scendeva in acqua attraverso una scaletta in pietra. Compito della struttura era quello di offrire la possibilità di spogliarsi e di avere un ambiente tutto privato. Quindi una cabina che garantiva un bagno al coperto, senza essere visti da nessuno e mantenersi così con il colore della pelle mai baciata dal sole, coì come dettava la moda dell’epoca. Generalmente aveva una forma circolare, esagonale o anche dodecagonale. Collocata appunto in riva al mare, quasi sempre di fronte alla villa di appartenenza. Queste costituivano anche il segno della nobiltà. Questo perché a partire dalla fine dell’800 iniziarono ad essere realizzate a Santa Maria di Leuca un numerosissimo numero di ville in stile liberty e moresco, in linea con i canoni dell’epoca, come rappresentazione del potere crescente dell’alta borghesia e della nobiltà. I proprietari delle ville potevano permettersi il lusso di riservarsi un pezzetto di costa e costruire la loro nobiliare cabina secondo lo stile e il colore della propria villa. Era un segno di “proprietà” e di “identificazione”.
Oggi sono rimaste solo tre bagnarole in pietra, due grandi, quella di villa Meridiana e quella di Villa Fuortes e una piccola, costruita sulla scogliera non scavata, nelle vicinanze del pontile (ex molo degli Inglesi).
Altri esempi di bagnarole sul territorio salentino sono presenti a Santa Caterina (marina di Nardò) e a Marina Serra (marina di Tricase).
“La stanza per i bagni” a Santa Caterina di Nardò è accessibile da due aperture laterali alla camera, una delle quali doveva essere l'ingresso principale perché si vedono ancora i battenti della porta che chiudeva l'entrata; l'altra è invece molto dissestata e difficoltosa da raggiungere. Ma l'entrata più suggestiva è quella costituita da un foro semi sommerso che permette l'accesso dal mare. Si trattiene il respiro, si fanno due bracciate e si viene trasportati da una spiaggetta affollata in un luogo sospeso fuori dal tempo.
A Marina Serra troviamo una bagnarola a conca, ovvero “la Grotta dell’amore o degli innamorati”, e la “Grotta Spinchialuru”, dove in prossimità dell’apertura è stata creata una cavità per poter fare il bagno indisturbati.
Le Bagnarole nel Resto d'Europa: Un Fenomeno Internazionale
Oltre all’Italia, le bagnarole diventano un simbolo dell'epoca anche in altre località europee. Nel Regno Unito, ad esempio, le bagnarole sono onnipresenti lungo le coste di Scarborough, Brighton e Whitby. In Francia, si trovano a Deauville e Trouville, sulla costa della Normandia, dove erano utilizzate dagli aristocratici francesi e dalla borghesia parigina. Anche nelle località balneari del Belgio come Ostenda, lungo la costa del Mar Baltico in Germania, e nelle eleganti spiagge di Scheveningen nei Paesi Bassi, le bagnarole divennero parte integrante del paesaggio.
Ogni paese le adattava al proprio stile e alle proprie esigenze, ma tutte condividevano la stessa finalità: permettere un bagno al mare in tutta discrezione, rispettando le rigide norme morali dell'epoca.
Le Bagnarole Oggi: Una Riscoperta Storica e Culturale
Con il passare del tempo, le bagnarole hanno perso la loro funzione originaria e sono state lentamente abbandonate o distrutte. Tuttavia, negli ultimi anni, c'è stato un rinnovato interesse per queste strutture iconiche, che rappresentano una finestra sul passato e sull'eleganza della Belle Époque.
In alcuni luoghi d'Europa, come la costa britannica o le spiagge di Deauville, alcune bagnarole originali sono state restaurate e conservate come attrazioni turistiche e testimonianze storiche. In Italia, in particolare, il recupero delle bagnarole è stato più sporadico, ma non mancano esempi di ricostruzioni fedeli in località come Santa Margherita Ligure o nei musei legati alla cultura del mare.
A Santa Maria di Leuca, nonostante molte bagnarole originali siano andate perdute, l'interesse per questo patrimonio storico rimane vivo. Alcuni progetti di recupero e restauro sono stati avviati per preservare la memoria di queste affascinanti cabine. Nel 2015 la bagnarola di Villa La Meridiana è stata fortemente danneggiata da una violenta mareggiata, che ha creato un varco su una delle pareti, che è stato prontamente riparato. La riscoperta delle bagnarole non è solo un modo per valorizzare un elemento architettonico, ma anche per rivivere e raccontare una storia fatta di eleganza, tradizioni e amore per il mare.
Le bagnarole rappresentano molto più di semplici strutture mobili: sono testimoni di un'epoca in cui il tempo libero, il benessere e l'eleganza erano valori fondamentali. La loro riscoperta e valorizzazione offrono un affascinante viaggio indietro nel tempo, permettendo di rivivere l'atmosfera della Belle Époque e di apprezzare la storia delle località balneari d'Europa, incluse quelle incantevoli del Salento.
Mentre l'interesse per le bagnarole continua a crescere, diventa sempre più evidente che il loro fascino non è solo legato al passato, ma anche al desiderio di recuperare uno stile di vita raffinato e legato al piacere delle piccole cose. Chissà, forse un giorno potremo vederle tornare sulle nostre spiagge come simbolo di un tempo che ancora affascina e ispira.
Lo Stile Liberty nell'architettura del Salento: un viaggio tra eleganza e innovazione
Introduzione
Il Salento, situato nel meridione della Puglia, è una regione di straordinaria bellezza, rinomata per le sue splendide spiagge, le ricche tradizioni culturali e culinarie, e il suo vasto patrimonio architettonico. Tra le molteplici influenze che hanno plasmato l'architettura locale, lo stile Liberty, conosciuto anche come Art Nouveau, occupa un posto di rilievo. Questo stile, sviluppatosi tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo, ha impresso un segno profondo nelle città e nei villaggi del Salento, fondendo armoniosamente eleganza decorativa e innovazione tecnica.
Origini e Caratteristiche dello Stile Liberty
Lo stile Liberty nasce in Europa tra il 1890 e il 1910, come reazione ai rigidi canoni dell'architettura neoclassica e all'industrializzazione crescente. In Italia, il movimento prende il nome dalla celebre Casa Liberty di Londra, famosa per i suoi arredi e tessuti all'avanguardia. Caratterizzato da linee sinuose, motivi floreali e un'estetica che cerca di fondersi armoniosamente con la natura, il Liberty si distingue per l'uso innovativo di materiali come il ferro battuto, il vetro colorato e la ceramica.
L'Influenza del Liberty nel Salento
Il Salento, con la sua storia millenaria e la posizione strategica nel Mediterraneo, ha sempre assorbito influenze culturali e artistiche diverse. L'architettura Liberty nel Salento rappresenta un incontro tra le tradizioni locali e le tendenze internazionali dell'epoca. Questa fusione si manifesta in edifici che, pur rispettando i materiali e le tecniche costruttive tradizionali, introducono elementi decorativi e strutturali innovativi.
Esempi di Architettura Liberty nel Salento
Lecce
Lecce, spesso chiamata "la Firenze del Sud", è famosa per il suo barocco leccese, ma vanta anche esempi notevoli di architettura Liberty. Uno degli edifici più rappresentativi è il Palazzo Tamborino, costruito all'inizio del XX secolo. Le sue facciate sono decorate con motivi floreali e geometrici, e gli interni presentano eleganti stucchi e vetrate artistiche.
Santa Cesarea Terme
Santa Cesarea Terme, conosciuta per le sue sorgenti termali, è un altro gioiello del Liberty salentino. Qui spicca Villa Sticchi, un palazzo ispirato alle architetture moresche, caratterizzato da cupole, archi e decorazioni policrome. Costruita nel 1894, Villa Sticchi rappresenta un perfetto esempio di come il Liberty potesse integrarsi con stili architettonici diversi, creando un effetto di grande suggestione.
Nardò
A Nardò, cittadina ricca di storia e arte, lo stile Liberty si può ammirare in edifici come Palazzo Personè. Questo edificio si distingue per la sua facciata riccamente decorata, dove i dettagli floreali e le linee sinuose tipiche del Liberty si combinano con l'eleganza del barocco locale.
Santa Maria di Leuca
Santa Maria di Leuca ha vissuto un periodo di grande sviluppo urbano e architettonico tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo, quando la nobiltà e l'alta borghesia pugliese iniziarono a costruire le loro residenze estive lungo la costa. Queste ville, molte delle quali in stile Liberty, sono diventate simboli di eleganza e raffinatezza, trasformando Leuca in un centro di villeggiatura esclusivo. Tra di esse troviamo Villa La Meridiana, Villa Mellacqua e Villa Episcopo.
Materiali e Tecniche Costruttive
Nel Salento, lo stile Liberty ha saputo adattarsi all'ambiente locale, utilizzando materiali come la pietra leccese, una calcarenite facilmente lavorabile, che ha permesso di creare decorazioni dettagliate e complesse. Il ferro battuto è stato largamente impiegato per cancelli, balconi e ringhiere, spesso realizzati da artigiani locali di grande talento. Anche il vetro colorato ha avuto un ruolo importante, con finestre e vetrate che filtrano la luce in modo suggestivo, creando giochi di colori e riflessi.
Vivere oggi in una casa in stile Liberty
Attualmente la nostra agenzia Mariano Immobili nel Salento sta curando la vendita di un prestigioso immobile situato nel cuore del centro storico di San Cassiano, in provincia di Lecce. Si tratta di un'antica dimora signorile in stile Liberty, caratterizzata da dettagli di straordinaria bellezza. La facciata è impreziosita da un raffinato parapetto decorativo, mentre l'ingresso è ornato da una porta in vetro e legno, ricca di eleganti decorazioni nello stesso stile. All'interno, la pavimentazione in cementine policrome aggiunge un tocco di colore e raffinatezza, rendendo questa abitazione un autentico gioiello architettonico. Con una ristrutturazione attenta e rispettosa sarà possibile tuffarsi nuovamente in uno stile elegante e ricercato, senza rinunciare alla comodità dei confort moderni.
Di seguito il link con descrizione dettagliata e foto dell’immobile: https://www.immobilinelsalento.com/immobile/dimora-storica-con-giardino-in-vendita-nel-salento/
Conclusione
L'architettura Liberty nel Salento è un esempio affascinante di come un movimento artistico internazionale possa integrarsi con le tradizioni locali, dando vita a un patrimonio unico e prezioso. Attraverso i suoi edifici eleganti e innovativi, lo stile Liberty ha arricchito il paesaggio urbano e rurale del Salento, lasciando un'eredità che ancora oggi continua a incantare e ispirare. Visitare questi luoghi significa fare un viaggio nel tempo, alla scoperta di un'epoca di grande fermento culturale e creativo, che ha saputo coniugare bellezza e modernità in un modo assolutamente unico.